Carcinoma polmonare non-a-piccole cellule: interazione anticorpo-Fc/FcR sui macrofagi come meccanismo per la malattia iperprogressiva successiva al blocco PD-1/PD-L1
L'iperprogressione, un effetto paradosso caratterizzato da crescita del tumore, è stata descritta in un sottogruppo di pazienti trattati con inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ).
Non sono state ancora identificate né le caratteristiche clinicopatologiche né i meccanismi biologici associati all'iperprogressione.
Su 187 pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) trattati con inibitori del checkpoint immunitario presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, i casi con iperprogressione sono stati identificati in base ai criteri clinici e radiologici.
I campioni istologici al basale di pazienti trattati con inibitori del checkpoint immunitario sono stati valutati mediante immunoistochimica per i marcatori mieloidi e linfoidi.
A topi carenti di cellule T sono state iniettate cellule tumorali polmonari umane e sottoposti a xenotrapianti derivati dai pazienti ( PDX ) appartenenti a specifici sottogruppi mutazionali; è stata valutata la crescita tumorale dopo il trattamento con anticorpi anti-PD-1 murino e umano.
Il microambiente immunitario è stato valutato mediante citometria a flusso e esame immunoistochimico.
Tra 187 pazienti, 152 erano valutabili per la risposta clinica.
I ricercatori hanno identificato quattro categorie: 32 casi sono stati definiti come responder ( 21% ), 42 pazienti con malattia stabile ( 27.7% ), 39 casi sono stati definiti come malattia progressiva ( 25.7% ) e 39 pazienti con iperprogressione ( 25.7% ).
I campioni di tessuto, pretrattamento, di tutti i pazienti con iperprogressione hanno mostrato infiltrazioni tumorali da parte dei macrofagi epitelioidi a fenotipo M2-simile con espressione di CD163, CD33, e PD-L1.
È stato osservato un arricchimento dei macrofagi associati al tumore, anche nei noduli tumorali di topi immunodeficienti iniettati con cellule tumorali polmonari umane e sottoposti a xenotrapianti derivati dai pazienti.
In questi modelli, la crescita del tumore è risultata migliorata dal trattamento con anti-PD-1, ma non con frammenti F(ab)2 di anti-PD-1.
In conclusione, questi risultati suggeriscono un ruolo cruciale della riprogrammazione dei macrofagi associati al tumore, in seguito all'impegno del recettore Fc da parte degli inibitori del checkpoint immunitario, inducendo infine iperprogressione, fornendo indizi su un immunofenotipo distintivo potenzialmente in grado di predire l'iperprogressione. ( Xagena2019 )
Lo Russo G et al, Clinical Cancer Research, 10.1158 / 1078-0432.CCR-18-1390 2019
Onco2019 Pneumo2019
Indietro
Altri articoli
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nei pazienti cinesi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...
Telisotuzumab vedotin in combinazione con Erlotinib nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule che esprime la proteina c-Met
La sovraespressione delle mutazioni della proteina c-Met e del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ) può coesistere...
Durvalumab con o senza Tremelimumab in combinazione con chemioterapia come terapia di prima linea per il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico: studio POSEIDON
Lo studio POSEIDON di fase III in aperto ha valutato Tremelimumab ( Imjudo ) più Durvalumab ( Imfinzi ) e...
Pembrolizumab perioperatorio per carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio iniziale
Tra i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile allo stadio iniziale, un approccio perioperatorio che include...
Esiti a lungo termine e correlazioni molecolari dell'efficacia di Sotorasib nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con mutazione KRAS G12C pretrattato: analisi a 2 anni di CodeBreaK 100
Nel follow-up più lungo conosciuto per un inibitore di KRASG12C, sono state valutate l'efficacia, la sicurezza e i biomarcatori a...
Lazertinib rispetto a Gefitinib come trattamento di prima linea nei pazienti con carcinoma polmonare avanzato non a piccole cellule con mutazione dell'EGFR: studio LASER301
Lazertinib è un potente inibitore della tirosina chinasi di EGFR, di terza generazione, che penetra nel sistema nervoso centrale. Lo...
Tarlatamab, un attivatore di cellule T bispecifico mirato a DLL3 di prima classe, nel carcinoma polmonare a piccole cellule ricorrente
Il tumore polmonare a piccole cellule ( SCLC ) è un tumore maligno aggressivo con trattamenti limitati. Il ligando Delta-like...
Efficacia preliminare di Rilvegostomig, un anticorpo bispecifico mirato a PD-1 e TIGIT, nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule avanzato / metastatico precedentemente trattato con inibitori del checkpoint: studio ARTEMIDE-01
PD-1 e TIGIT sono due recettori che sono coinvolti nell'immunosoppressione delle cellule T correlate al cancro. Rilvegostomig è un IgG1...
Benmelstobart in prima linea più Anlotinib e chemioterapia migliora la sopravvivenza rispetto al placebo nel carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso
L'aggiunta di Benmelstobart ad Anlotinib ed Etoposide più Carboplatino ( EC ) ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione...